Alessandro Profumo, ex presidente del Monte dei Paschi di Siena e Raffaele Picella, ex presidente della Banca della Campania, prima della fusione con BPER, sono stati rinviati a giudizio per il reato di usura bancaria aggravata dal gup del Tribunale di Lagonegro.
L’udienza si è svolta oggi.
La prima udienza del processo si terrà il 28 settembre 2017. La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2014 con la denuncia fatta da un imprenditore di Sala Consilina, titolare di una concessionaria di auto, attraverso l’avvocato Carlo Scorza del Foro di Salerno.
Nella denuncia veniva evidenziata l’applicazione da parte dell’istituto bancario di tassi usurai ai danni dell’imprenditore. Le indagini condotte dal sostituto procuratore Rossella Maria Colella hanno appurato che i rapporti bancari, tra l’imprenditore di Sala Consilina e le due banche sono stati portati avanti con tassi usurai che hanno raggiunto picchi del 190 % per quanto riguarda gli interessi.
In base a quanto riportato nella richiesta di rinvio a giudizio, l’imprenditore ha pagato complessivamente interessi usurari per un importo complessivo superiore ai 150mila euro.
Nel caso di un conto corrente bancario, acceso nel 2006, il Monte dei Paschi ha applicato nell’arco di 7 anni dei tassi che hanno raggiunto il 108% con interessi usurari per un importo pari ad oltre 47mila euro.
“Eravamo certi che ci sarebbe stato il rinvio a giudizio – ha dichiarato l’avvocato Scorza – grazie all’ottimo lavoro svolto dal Pubblico Ministero e dagli uomini della Guardia di Finanza di Sala Consilina”.
– Erminio Cioffi –
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