Il Comune di Sassano riacquista, dopo quasi un secolo, la proprietà di un terreno di 8mila metri quadrati nella frazione di Silla. A deciderlo, è stata qualche settimana fa, la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale e, contestualmente, respinto quello proposto da 6 persone che sostenevano di essere proprietarie del terreno in questione.
Tutto ha inizio 82 anni fa, nel lontano 1935, in quell’anno mentre George Gershwin componeva l’intramontabile canzone Summertime, la Persia cambiava il suo nome in Iran ed entravano in vigore le Leggi di Norimberga che privavano gli ebrei tedeschi della cittadinanza, a Sassano una famiglia del posto occupava il terreno in virtù di una ordinanza di legittimazione.
Dopo 16 anni, nel 1951, il Pretore di Sala Consilina con una sentenza sembra riconoscere il diritto di proprietà alla famiglia.
Le cose si complicano nel 1975 quando, stando a quanto riportato nel ricorso, il Comune di Sassano avrebbe occupato il terreno.
Inizia un lungo braccio di ferro e nel 1990 il Comune viene citato in giudizio davanti al Tribunale di Sala Consilina. Dopo 14 anni, nel 2004 arriva la sentenza di primo grado; per il Tribunale il terreno in questione è demaniale e quindi non usucapibile.
Gli aspiranti proprietari non demordono e decidono di fare ricorso in appello e nel 2010 la Corte di Appello respinge il loro ricorso. A questo punto non resta che sperare nella Corte di Cassazione. Si arriva al 2017 e qualche settimana fa viene depositata la sentenza definitiva: il terreno è di proprietà del Comune.
– Erminio Cioffi –