Sindacalisti si nasce, non si diventa. Potrebbe essere questo il motto di Domenico Cavallone, Mimì per gli amici, poliziotto in pensione che è stato scelto come testimonial della campagna nazionale per il tesseramento 2017 dei pensionati CISL.
L’arzillo sindacalista, originario di Sassano e zio del sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, ha compiuto 80 anni lo scorso 21 luglio, ma l’età è solo una questione relegata alle carte dell’ufficio anagrafe perchè Mimì ha l’entusiasmo, la caparbietà e la voglia di fare di un ventenne.
Uno scatto fatto per gioco insieme ai suoi nipoti Saverio ed Elena ora finirà su 2 milioni di manifesti che da marzo saranno affissi in tutte le città d’Italia. Il “nonno d’Italia” è nato con il sindacato, il Siulp poi confluito nella Cisl, e anche adesso che è in pensione continua a dare una mano come volontario della Federazione Nazionale Pensionati della provincia di Salerno.
“Il sindacato ce l’ho nel sangue – racconta – quando abbiamo dato vita al SIULP, il primo sindacato della Polizia abbiamo rischiato il posto di lavoro, ma alla fine grazie al supporto di CGIL, CISL e UIL siamo riusciti a spuntarla e poi successivamente abbiamo ottenuto importanti risultati“.
Cavallone è invece critico sull’attuale situazione sindacale all’interno della Polizia. “Adesso ci sono 7 sigle sindacali autonome – spiega – e un frazionamento del genere non porterà da nessuna parte. Luciano Lama negli anni ’70 mi disse che quando l’operaio si divide il padrone si ingrassa e queste parole hanno segnato per sempre la mia attività di sindacalista”.
– Erminio Cioffi –