Continua a far discutere l’inchiesta sui cosiddetti “furbetti del cartellino” all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Gli episodi al centro dell’indagine risalgono ad un periodo che va dal dicembre del 2015 al marzo dello scorso anno e sono relativi ad un uso improprio del cartellino marcatempo in dotazione del personale sanitario della struttura ospedaliera salernitana.
In alcuni dei casi presi in esame dalla Procura ci sarebbero addirittura periodi di assenza durati più di 30 giorni consecutivi nel corso dei quali però il dipendente risultava comunque a lavoro grazie al fatto che qualche altro collega timbrava il cartellino al suo posto.
Come si legge sul quotidiano La Città di Salerno, due dei sei dipendenti che l’azienda ospedaliera ha già provveduto a licenziare per assenteismo rischiano un altro processo. Si tratta di un sindacalista e di un’infermiera che, dopo il rinvio a giudizio dello scorso mese di ottobre vanno ad aggiungersi agli 84 dipendenti per i quali il sostituto procuratore ha formulato una nuova richiesta di processo. Rischia il secondo processo anche un ausiliario, accusato di avere timbrato molte volte il cartellino al posto di altri dipendenti del “Ruggi”.
L’udienza preliminare è fissata per il 1° marzo e tra i numerosi imputati figura anche un medico di Sant’Arsenio in servizio presso l’ospedale “Ruggi d’Aragona”.
– Chiara Di Miele –