Oltre 20mila esemplari di insetti, circa 1000 esemplari di crostacei del Mediterraneo, più di 550 specie europee di uccelli e 60 specie di mammiferi, oltre a rettili e anfibi. Sono questi i numeri del Museo Naturalistico di Corleto Monforte che, da ieri sera, ha una sezione anche nel Vallo di Diano, all’interno della Sala Esposizioni della Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio.
Questo importante patrimonio scientifico e culturale, fatto di specie rare o addirittura estinte, è stato presentato al pubblico nella Sala Cultura dell’istituto di credito nel corso di un incontro moderato da Antonio Mastrandrea, Responsabile Comunicazione della Banca. Dopo i saluti del sindaco di Corleto Monforte Antonio Sicilia e di Nicola Auricchio, presidente della Fondazione I.RI.DI.A., sono intervenuti il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese e Camillo Pignataro, curatore, conservatore e direttore scientifico del Museo Naturalistico. “Sono trascorsi 20 anni dall’inaugurazione del Museo – ha affermato il Direttore Albanese – e nel tempo è diventato una realtà invidiata da tutta Italia. Purtroppo queste sono realtà non valorizzate perchè fanno parte di un piccolo entroterra salernitano, in cui tanti sono i problemi da affrontare. Oggi però portiamo in questo territorio un pezzo importante degli Alburni oltre a personalità di alto spessore professionale, sociale e umano“.
Camillo Pignataro ha spiegato com’è nata, fin da piccolo, la sua passione per gli animali recuperati e la successiva collezione trasformatasi poi in un vero e proprio museo. “Ho iniziato per gioco – ha raccontato – quando avevo 12 anni. Man mano ho recuperato del materiale, allora non c’erano i libri illustrati. Andavo dai cacciatori, dalle uccellerie, dalle armerie e nel corso degli anni, per raggiungere la perfezione, ho restaurato tanti esemplari, alcuni risalenti anche agli anni ’40“.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che proprio su un lavoro di sinergia tra l’Ente da lui presieduto e il Museo di Corleto ha cercato di dare delle risposte concrete. “Si tratta di una realtà di grande valore – ha dichiarato Pellegrino – e con il Parco individueremo il percorso che darà la giusta dimensione al Museo Naturalistico. Oggi bisogna pensare a come valorizzarlo al meglio e, anche in maniera itinerante, farlo conoscere su tutto il territorio, avvicinando i più piccoli“.
– Chiara Di Miele –
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