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“Sono stati momenti terribili che non dimenticherò mai. Gente che urlava, strade bloccate e calcinacci che cadevano dalle pareti”.
Inizia con queste parole il racconto di Patrizia Cammarano, originaria di Sala Consilina, ma che da 18 anni vive nelle Marche a Tolentino in provincia di Macerata, uno dei comuni più vicini alle aree maggiormente danneggiate dalle scosse sismiche che ieri sera, la prima di magnitudo 5.4 poco dopo le 19 e la seconda alle 21:18 di magnitudo 5.9, hanno distrutto interi paesi nella Marche ed in Umbria.
“Ieri sera – racconta Patrizia – a rendere tutto ancora più complicato è stata la pioggia a dirotto, la prima scossa che c’è stata alle 19 ha fatto in modo che le persone fossero già fuori quando poi è arrivata quella più violenta. Io in quel momento ero a casa e mio figlio era da un amichetto. Qualche minuto prima che arrivasse la prima scossa l’ho sentito al telefono, e pochi istanti dopo aver chiuso con lui la terra ha iniziato a tremare. Lascio immaginare la paura e la preoccupazione che avevo per mio figlio, ma fortunatamente sono riuscito a rintracciarlo subito”.
Tolentino è il comune dove è stata registrata l’unica vittima, indiretta, del terremoto, un uomo colpito da infarto. Dista circa 50 chilometri da Visso, uno dei comuni maggiormente danneggiati dal sisma.
“La gente ieri sera sembrava impazzita – continua Patrizia – e mentre eravamo in strada abbiamo avuto serie difficoltà per far calmare una ragazza colpita da un attacco di panico“.
A Tolentino vive anche il fratello di Patrizia Cammarano. “Dopo le scosse siamo andati nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione Civile e adesso invece ospito a casa mia mio fratello e mia cognata. Stare insieme in questi giorni ci darà forza e potremo condividere la nostra paura“.
– Erminio Cioffi –
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