La minoranza consiliare di Teggiano torna ad attaccare il gruppo di maggioranza con un manifesto affisso in paese e pubblicato sul web che titola “Mancava il lupo, ma in compenso ci sono le pecore, l’asino e la “mosca ri vrienza” e rivolgendosi ai cittadini parla di “incompetenza e improvvisazione. Chi ci amministra perde un’altra occasione per tacere.”
“Può mai dare lezioni di rispetto per la più alta istituzione civica chi propone un discorso di insediamento completamente copiato?” chiede retoricamente il Gruppo RinnoviAmo Diano capeggiato da Rocco Cimino e prosegue ponendo l’accento su “chi non è in grado di rispettare il corretto iter procedurale degli argomenti all’ordine del giorno nei consigli” e su “chi ha consegnato il comune al commissariamento.”
“Quale buon padre di famiglia strumentalizza e inganna i suoi figli?” chiede RinnoviAmo Diano nel manifesto e prosegue parlando di “malafede quando si tenta di spostare l’attenzione dalla verità lasciando intendere che la contestazione della minoranza, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, fosse legata ad una mancanza di pareri, quando mai espressi con firma digitale, e non piuttosto all’incompletezza di atti.”
“Veniva presentato in Consiglio un contratto con l’indicazione di un solo contraente, un matrimonio con il solo nome dello sposo, ma la sposa?” prosegue la minoranza che interpella i cittadini chiedendo loro: “Chi di voi avrebbe firmato un contratto senza conoscere l’altro contraente, l’importo e la durata?.”
“Se non è così – prosegue il manifesto rivolgendosi alla maggioranza – perché avete ritirato l’argomento? avevate i numeri per votarlo”
Il Gruppo RinnoviAmo Diano conclude richiamando un detto popolare: “la mosca ri vrienza cumu faci accussi si crenza” rifacendosi alle accuse subite in campagna elettorale “di improvvisazione e incompetenza, oggi di bugie e ignoranza.”
– Tania Tamburro –
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