Il Consiglio di Stato scrive la parola fine sulla vicenda giudiziaria legata ai lavori per restauro architettonico e la ricostruzione parziale del Convento dei Cappuccini nel comune di Piaggine.
I giudici amministrativi infatti hanno respinto il ricorso presentato dal Comune di Piaggine per ottenere la riforma della sentenza del TAR di Salerno che aveva ritenuto illegittima la procedura con la quale era stata annullata l’aggiudicazione definitiva della gara di appalto ad una ditta di Santomenna. Una vicenda che si conclude dopo 5 anni di guerra a colpi di carta bollata.
Tutto è iniziato nel 2011 quando il Comune di Piaggine ha affidato i lavori e stipulato il contratto con la ditta vincitrice della gara. Successivamente viene meno la copertura finanziaria e il Comune annulla la gara. La ditta vincitrice dell’appalto fa ricorso al TAR e nel 2012 il tribunale annulla il provvedimento del Comune. Nel 2014 arriva il finanziamento da parte della Regione e la Giunta Comunale approva un progetto analogo a quello dei lavori già affidati e poi revocati. La ditta in questione presenta un nuovo ricorso al TAR per ottenere l’annullamento del nuovo bando di gara ed il TAR lo accoglie e nomina un commissario ad acta.
Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR e, nei giorni scorsi, i giudici hanno depositato la sentenza con la quale hanno respinto il ricorso del Comune.
“Ora attendiamo le decisioni del commissario, – ha dichiarato il sindaco Guglielmo Vairo – il finanziamento di oltre 2 milioni di euro è disponibile e il nostro unico interesse è quello che l’opera venga realizzata al più presto“.
– Erminio Cioffi –
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