Fanno tenerezza, hanno quasi timore di socializzare con le persone, sono una quarantina, tutti minorenni e sono ospiti del centro accoglienza “Il Gabbiano” di Sanza.
Curati e accuditi dalla Caritas, sono giunti nel piccolo paesino ai piedi del monte Cervati, il primo settembre scorso. Profughi dell’ultimo sbarco a Salerno, sono arrivati a Sanza a bordo di un pullman. Dopo qualche giorno di ambientamento hanno preso coscienza della nuova realtà. Non parlano l’italiano, ma basta guardarli negli occhi per capire la loro tenerezza e la loro voglia di ricominciare una nuova vita. Si incontrano per strada, qualcuno chiacchiera mentre altri giocano a pallone.
Il loro cammino è segnato da guerre, morte e maltrattamenti, poi la speranza di una vita migliore, di un’esistenza dignitosa. Provengono da varie parti dell’Africa centrale, sono giunti sulle coste italiane qualche settimana fa dopo un lungo viaggio fatto di fame e di freddo. Per loro oggi la sicurezza di un pasto caldo e di vestiti puliti oltre che l’amore profuso dagli operatori della Caritas supportati dal loro responsabile don Vincenzo Federico, persone speciali, amorevoli verso coloro che nella vita hanno avuto la sfortuna di nascere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Già negli anni scorsi “Il Gabbiano” ha accolto altri migranti, un’esperienza positiva per la comunità sanzese disponibile e pronta a dare ospitalità.
“Alla chiamata del Prefetto di Salerno – afferma il sindaco di Sanza Francesco De Mieri – ho dato subito il mio assenso alla richiesta di accogliere nella nostra comunità, in via provvisoria, 40 migranti minorenni. Faremo di tutto con i gestori del centro Il Gabbiano e la Caritas Diocesana per rendere la loro permanenza a Sanza un punto di partenza per una nuova e più rosea esistenza”.
– Antonio Citera –