Si conclude un altro capitolo nella vicenda giudiziaria che vede in atto una guerra a colpi di carta bollata tra il Comune di Montesano sulla Marcellana e la TERNA spa, con il comune termale impegnato su più fronti per tentare di bloccare la realizzazione di una centrale elettrica in località Tempa San Pietro. Questa volta ad avere la meglio è stata la Terna grazie al ritardo, di un anno e mezzo, con cui il Comune ha presentato un ricorso al TAR per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni concesse a Terna da parte della Regione Campania.
Il TAR del Lazio, con sentenza, ha respinto il ricorso del Comune per l’accertamento dell’illegittimità del silenzio inadempimento tenuto dalla Regione Campania sul procedimento avviato d’ufficio nel mese di giugno del 2013 con cui ha comunicato a Terna Spa l’avvio del procedimento per l’annullamento in autotutela dell’autorizzazione unica rilasciata nel 2010 alle società Essebiesse Power e Ravano Power relativa all’impianto eolico ed alla stazione elettrica da realizzare in località Tempa San Pietro.
Tra i motivi indicati dal TAR c’è l’irricevibilità del ricorso per tardività. Infatti il Comune lo ha presentato a distanza di circa un anno e mezzo dalla scadenza del termine previsto dal Codice del Processo Amministrativo. “Ritenuto, pertanto, che il dies a quo dal quale computare il termine di un anno per la proposizione del ricorso avverso il silenzio inadempimento – scrivono i giudici nella sentenza – nel caso di specie, è individuabile nel 19 luglio 2013. Ritenuto, di conseguenza, che il ricorso proposto, in quanto notificato in data 17 dicembre 2015, si rivela tardivo e deve essere dichiarato irricevibile“.
Unica nota positiva della vicenda è che almeno il Comune non è stato condannato al pagamento delle spese legali che sono state compensate tra le parti.
– Erminio Cioffi –