Stamattina a Potenza, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri, nell’80° anniversario della sua uccisione, si è svolta una solenne commemorazione in onore del Sottotenente Orazio Petruccelli, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, al quale è intitolata la Caserma ubicata lungo la centralissima via Pretoria.
L’Ufficiale, nato a Potenza il 19 aprile 1914 ed inviato come Sottotenente di complemento a Cefalonia, in Grecia, con la Divisione “Acqui”, alla testa dei suoi uomini partecipò agli scontri contro i tedeschi fornendo grandi prove di coraggio. Catturato dal nemico dopo giorni di combattimenti, fu fucilato sul posto il 24 settembre 1943.
La massima ricompensa al valor militare gli è stata conferita con la seguente motivazione: “Comandante di Sezione Carabinieri addetta al Comando dell’eroica Divisione ‘Acqui’ nell’isola di Cefalonia, nelle tragiche giornate che seguirono la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, durante le quali la Divisione, perduto completamente ogni collegamento con la Patria e con altri Reparti, attaccata da preponderanti forze tedesche, si sacrificò quasi al completo combattendo per non cedere le armi al nemico, fu costante esempio di serenità e fermezza, concorrendo con i propri Carabinieri ai violenti combattimenti per la difesa dell’isola, riconquistando capisaldi già occupati dal nemico e non cessando la lotta se non quando, dopo tredici giorni di furiosa battaglia, le truppe italiane furono sopraffatte dalle soverchianti forze tedesche. Catturato con altri trecento Ufficiali delle Varie Armi, si offrì spontaneamente tra i primissimi al plotone di esecuzione nemico, affrontando serenamente con fierezza di soldato e con stoica fermezza la morte. Fulgido esempio di onore militare e di cosciente dedizione alla Patria”.
La cerimonia, presieduta dal Comandante della Legione Carabinieri Basilicata, Generale di Brigata Giancarlo Scafuri, si è tenuta alla presenza delle locali autorità civili, militari e religiose, tra cui il Prefetto Michele Campanaro, il Questore Giuseppe Ferrari, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Michele Onorato, il Presidente della Provincia Christian Giordano, il Sindaco Mario Guarente, i vertici delle altre forze di polizia, il Generale di Divisione (r) Luigi Finelli, Ispettore Regionale per la Basilicata dell’Associazione Nazionale Carabinieri, accolte dal Colonnello Luca D’Amore, Comandante Provinciale di Potenza.
L’Arma dei Carabinieri ha reso omaggio alla memoria del suo giovane eroe grazie anche alla presenza di personale della sede, di altri Reparti Territoriali, della Rappresentanza Militare del Comando Legione Basilicata e dei colleghi in congedo della Sezione dell’Associazione Nazionale. A loro si sono uniti gli appartenenti alle altre analoghe Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
I presenti si sono riuniti nel ricordo dell’estremo sacrificio compiuto dal Sottotenente Petruccelli, figura eroica che incarna i valori etici e morali cui si ispira, nella quotidianità, l’operato del Carabiniere. L’evento, impreziosito dalla presenza dell’omonimo nipote della M.O.V.M., Orazio Petruccelli, e pronipote, Capitano Daniele Petruccelli, anch’egli Ufficiale nell’Arma, ha vissuto tre momenti significativi.
Martina Bochicchio, studentessa della 4^ classe del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Potenza, la cui scolaresca ha partecipato all’iniziativa, ha letto la lettera ricevuta l’8 settembre 1949 dalla signora Eleonora, madre del Sottotenente Petruccelli, scritta da Felice Bianco, all’epoca Ufficiale della Benemerita, in cui sottolineava appassionatamente, per debito di eterna riconoscenza, la grande generosità e il senso di altruismo dell’amico e collega dimostratigli in un particolare momento della sua vita.
A seguire è stata celebrata la Santa Messa in suffragio, officiata da don Giovanni Caggianese, Cappellano Militare della Legione Basilicata, e deposta una corona di alloro innanzi alla lapide dedicata al Sottotenente Petruccelli, collocata nel chiostro del Comando Provinciale. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Generale Scafuri che, nel ringraziare i presenti e i familiari del Sottotenente, ha ricostruito “l’atto di coraggio fortissimo e di fedeltà particolare” di cui si è reso autore l’Ufficiale, rivolgendosi in particolare agli studenti, affinché non si dimentichi l’estremo gesto da lui compiuto.