Si è svolta questa mattina a Salerno la tradizionale cerimonia per celebrare il 79° anniversario della Liberazione.
Nella prima parte della mattinata è stata officiata nella chiesa del Sacro Cuore la Santa Messa in suffragio ai caduti da Padre Raffaele Bufano e don Giuseppe Greco, Cappellano provinciale della Polizia di Stato. Al termine della funzione le Autorità civili, militari e religiose, i sindaci dei Comuni della provincia, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, gli studenti degli Istituti Comprensivi “Gennaro Barra e Vicinanza” e dell’Istituto Alberghiero “Roberto Virtuoso” di Salerno e i cittadini si sono riuniti in Piazza Vittorio Veneto dove sono stati resi gli onori ai caduti e deposte le corone d’alloro al Monumento ai Caduti e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione.
Successivamente il Prefetto Francesco Esposito ha rivolto un indirizzo di saluto ai presenti.
Dopo i messaggi istituzionali del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e del Presidente della Provincia Francesco Alfieri è stato dato ampio spazio agli interventi del segretario generale della CISL Salerno Maria Carmela Cortazzi, del presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra di Salerno Antonio Landi e del vicepresidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Salerno Michela Masullo.
La seconda parte della cerimonia si è tenuta davanti al Monumento del Marinaio dove si è assistito all’alzabandiera solenne e alla deposizione della corona d’alloro dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Il corteo ha quindi proseguito il percorso fino a Piazza XXV Aprile, dove è stata deposta una corona di fiori da parte dell’ANPI. Infine è terminato davanti al Palazzo della Provincia: qui è stata deposta la corona d’alloro ai piedi della lapide delle Medaglie d’Oro della Resistenza.
La commemorazione è stata allietata dall’Associazione Musicale Complesso Strumentale “Lorenzo Rinaldi” – Città di Giffoni Valle Piana, diretta dal Maestro Francesco Guida, che ha eseguito l’Inno d’Italia, l’Inno alla Gioia e altri brani della tradizione.
Gli studenti hanno fatto da cornice alla cerimonia, a testimonianza dei giovani di allora che in quei giorni cruciali della liberazione seppero valorizzare ciò che li univa e non ciò che li divideva, perché capirono che solo facendo prevalere le ragioni dello stare insieme avrebbero potuto cogliere pienamente la ricchezza e la bellezza delle differenze, scrivendo una pagina fondamentale della storia del nostro Paese.
Il Prefetto, ricordando i 20 mesi dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 che hanno visto Salerno protagonista in Italia, perchè qui sono state gettate le basi per il futuro della Repubblica e della Costituzione, ha evidenziato che “il 25 aprile 1945 sono state riconquistate la libertà, la pace, l’indipendenza ed è stato riunito il Paese. Proprio a Salerno si sono gettate le basi su cui poi si sarebbe fondata la Costituzione repubblicana, decidendo di eleggere, a suffragio universale, l’Assemblea Costituente. Sui valori della nostra Carta Costituzionale, primi tra tutti il rispetto della dignità umana, l’uguaglianza e la pace, si è ricostruita l’Italia. Oggi più che mai, mentre intorno a noi soffiano venti di guerra, siamo tutti chiamati in causa per affermare con forza quegli ideali di pace e solidarietà che unirono i nostri Padri Costituenti”.