Nell’ambito dei festeggiamenti per il 2 Giugno (nascita della Repubblica Italiana), è da segnalare la lodevole iniziativa di un cittadino naturalizzato saprese, Matteo Petti originario di Serre che risiede a Sapri da ben tre lustri, il quale in questa giornata è solito cambiare aspetto alla strada in cui abita, Via Nicodemo Giudice (già Via Roma) civico 37, apponendo da un lato all’altro festoni, bandiere, palloncini e coccarde tricolori sfoggiando leggiadro al vento il tricolore al balcone di casa (una modesta dimora d’altri tempi che si erge su tre livelli), il tutto accompagnato dalle note di sette inni, tra cui quello Nazionale (Fratelli d’Italia) coinvolgendo nei festeggiamenti (che vanno avanti per l’intera giornata) sia i vicini che quanti in tale giorno si trovano a transitare nel tratto di strada suddetto prospiciente l’uscio di casa. Una buona tazza di caffè, pasticcini, un pezzo di torta (rigorosamente tricolore), coccarde e spille e ai bambini caramelle, cioccolatini, bibite analcoliche, palloncini e bandierine tricolori acquistate a sue spese per l’occasione.
“La Festa della Repubblica – afferma Petti – mi ha sempre coinvolto emotivamente, fin da quando ero bambino, come pure quella del 25 aprile; giorni in cui espongo al balcone di casa il tricolore accompagnato dalle note dell’Inno Nazionale. E’ un retaggio che mi lega ad uno dei momenti più belli della mia fanciullezza! Ero bambino, quando il mio nonno ‘omonimo’ (Petti Matteo), sottoufficiale del Regio Esercito di stanza a Persano (frazione di Serre), fu insignito dell’onorificenza militare di Cavaliere di Vittorio Veneto per aver preso parte al primo Conflitto Mondiale (1915-1918). Ricordo che in occasione del 25 aprile (Liberazione) e del 2 giugno (nascita della Repubblica Italiana) veniva a casa mia, presomi per mano andavamo a queste due importanti manifestazioni patriottiche, un tempo molto sentite e partecipate da nord a sud dello Stivale. A me piacevano molto entrambe! Perché allietate dall’arrivo in paese della fanfara dei Bersaglieri che al ritmo della marcia d’ordinanza (flik flok) correva per le vie del paese, per l’occasione addobbato a festa, col tricolore, seguita a ruota da un codazzo di gente comune. Gli promisi che quando sarei divenuto grande, il 2 giugno avrei festeggiato tale consuetudine. Quella di quest’anno è la decima edizione! Non mi ha fermato neanche l’emergenza sanitaria Covid-19 di questi due ultimi anni. Lo faccio per lui e tutti coloro che credono nei valori della Repubblica! Particolare emozione mi suscitano i bambini, che accompagnati dai genitori, vengono letteralmente rapiti dalle note dell’Inno Nazionale e si fermano ammaliati a guardare la bandiera tricolore che sventola sul balcone di casa. In pensione dallo scorso anno, ero il responsabile amministrativo del Ser.D. (Servizio Dipendenze) del Distretto Socio Sanitario n. 71 Sapri-Camerota. Nel mio ufficio affissa alla parete avevo la foto del Presidente della Repubblica in carica, perché ritengo sia molto importante trasmettere alle nuove generazioni l’amore per l’Italia e la Repubblica!”.
Una lodevole iniziativa quella di Matteo Petti che ha colorato e allietato l’intera giornata di “Festa per il Tricolore” e trasmesso messaggi importanti a piccoli e grandi. Messaggio che a sua volta gli fu inculcato da piccolo dal nonno paterno omonimo Cavaliere di Vittorio Veneto (classe 1891), sottufficiale del Regio Esercito in forza al Reggimento Cavalleggeri di stanza a Persano, che partecipò al primo Conflitto Mondiale (1915-1918). Ma non è tutto! Quest’anno la Festa della Repubblica (in ricordo del referendum che il 2 giugno 1946 sancì il passaggio dell’Italia dal sistema politico monarchico a quello repubblicano) è coincisa con un’altra data storica: i 100 anni dalla tumulazione della salma del milite ignoto al Vittoriano (Roma). Correva il 4 novembre 1921, quando presso l’altare della Patria sotto quella che doveva essere l’ara dedicata alla dea Roma fu tumulato quel che rimaneva delle spoglie mortali di un militare ignoto, simbolo di tutti i militari che hanno perso la vita per il nostro Paese. A suggello di entrambe le date storiche, Petti ha offerto ai partecipanti un momento conviviale a base di dolci a pasta di mandorla, zeppole calde, una torta multistrato, rigorosamente “tricolore”, caffè e bibite preparati amorevolmente dal Carmelina Luongo, unitamente alla sorella Italia e al di lei marito Franco Cariello e il figlio Enzo e le gustose pizzette in teglia offerte dallo storico Panificio Zicca Clotilde. Il tutto accompagnato dalle note di ben sette motivi militari, tra cui l’Inno Nazionale “Fratelli d’Italia”. Petti non ha mancato di esporre oltre ai gadget donati ai passanti (spilline da giacca raffiguranti il nostro tricolore, quale strenna per gli adulti, coccarde, palloncini, cappellini e bandierine tricolori e tanto altro), anche dei cimeli storici e documenti inediti dell’epoca, in parte retaggio dell’avo e parte frutto di una accurata e minuziosa ricerca di acquisizione su internet e attraverso il canale dei mercatini di oggetti usati e antiquariato. Tra questi ultimi, alle spalle di Petti, campeggiava la stampa di una donna (l’Italia) che illustra un sunto dei vari accadimenti storici intervenuti dalla nascita della Repubblica ad oggi e una foto dell’antenato in piedi accanto al suo fidato cavallo e il regio brevetto con cui gli venivano conferite una croce di ferro e una medaglia al valor militare. Tra i tanti che hanno transitato per Via Giudice in occasione del 75° Anniversario della nascita della Repubblica Italiana, onorando con la propria presenza l’iniziativa di Petti, il primo cittadino della Città della Spigolatrice Antonio Gentile, l’assessore comunale Franco Di Donato (con delega a ambiente, territorio e commercio), la dirigente del Servizio Ragioneria del Comune di Sapri, Mariuccia Milito col marito geometra Pasqualino Greco, tanti colleghi dell’ambito lavorativo (Ospedale e Distretto), rappresentative singole e associate di associazioni che operano nel sociale (come Protezione Civile, Croce Rossa Italiana delegazione di Sapri, la Pubblica Assistenza New G.E.O. nella persona del suo direttore generale Cav. Alfredo Masiello), il team leader la Maxi Emergenza Cilento Sud, dott. Cav. Gerardo Fiorillo e tanti altri. Un plauso al cittadino “esemplare” Matteo Petti per la costanza, coraggio e dedizione con cui di anno in anno (quest’anno cade la decima edizione) promuove questa bella iniziativa, destinata nel tempo a crescere ancora ed espandersi ad altre aree del tessuto urbano cittadino e che oltre ad essere “simbolo” della nostra Unità Nazionale, custodisce un messaggio rivolto ai giovani affinché siano fedeli custodi della nostra storia identitaria.
– Pino Di Donato –