Si aggrava la posizione di Vincenzo Magliacano, il 57enne titolare di un’officina meccanica che ha confessato spontaneamente di aver ucciso il 63enne Biagio Capacchione a Baronissi.
Secondo la Procura di Nocera Inferiore, come si legge sul quotidiano “La Città di Salerno”, il 57enne avrebbe premeditato l’omicidio e ad aggravare la sua situazione sarebbero 17 colpi a pallettoni trovati in suo possesso.
A dirigere l’inchiesta condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, il pm Angelo Rubano che ha contestato all’uomo non solo l’aggravante della premeditazione ma anche quella di aver commesso un reato per poi realizzarne un altro. Quando è stato fermato dai Carabinieri, poco dopo le 14 del 27 dicembre scorso, giorno dell’omicidio, Vincenzo Magliacano aveva ancora con sé l’arma utilizzata per l’omicidio, un fucile calibro 12 Fias a canne sovrapposte, e per questo motivo è stato indagato anche per porto in luogo pubblico di armi.
Restano tuttavia ancora da chiarire i motivi che hanno spinto l’uomo ad uccidere Biagio Capacchione: probabilmente dei vecchi rancori tra i due. Si attendono, invece, i risultati dell’autopsia che è stata disposta per questa mattina.
– Miriam Mangieri –
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