La rivoluzione apportata dalle donne nel settore agricolo è il punto su cui ruota la nota che Coldiretti Basilicata ha diffuso in occasione dell’8 marzo.
“Quasi 6000 le donne che in Basilicata hanno puntato sul settore agricolo abbattendo così barriere e pregiudizi e portando in campo un nuovo protagonismo tutto al femminile. Si tratta di una presenza che sta rivoluzionando in regione il lavoro nei campi” scrive Coldiretti.
Sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e gli agri-asilo e l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi.
“Questa Giornata internazionale della Donna – ha spiegato Alba Giuditta Di Lucchio, responsabile della sezione lucana di Donne Coldiretti – deve essere il simbolo di rinascita, di forza e di libertà con il preludio della primavera che ci permette di salutare i colori grigi dell’inverno come i pregiudizi imperanti della società nei confronti delle donne. Il giallo è libertà contro ogni buio, è l’essenza di quella sensibilità che appartiene a noi donne, madri, compagne e lavoratrici; è il colore che noi Donne Coldiretti portiamo nel cuore e che dimostriamo ogni volta che ci mettiamo in campo”.
In conclusione “l’obiettivo è quello di agevolare l’entrata in agricoltura delle donne, di far conoscere l’agricoltura e renderla una realizzazione personale con l’indipendenza economica e una realizzazione professionale e di vita. L’agricoltura deve essere un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale“.
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