La Guardia di Finanza di Sala Consilina, agli ordini del Luogotenente Giuseppe Iannarelli, ha sequestrato 51 mila piatti in plastica prodotti da un’azienda del beneventano che li realizzava con sostanze coloranti non conformi alle legge e altamente nocive per i consumatori.
Le analisi chimico-fisiche eseguite sui campioni prelevati hanno confermato l’effettiva pericolosità per la salute dei piatti sequestrati e il mancato rispetto della normativa da parte di un deposito commerciale di Padula che da anni opera nel campo degli articoli casalinghi.
– Claudia Monaco –
Nota dell’azienda “TIM S.r.l.”
La TIM S.r.l., industria di prodotti monouso destinati al contatto alimentare con sede in Benevento alla Z.I. Pezzapiana, in riferimento alla notizia apparsa su varie testate giornalistiche e portali web relativa ad un sequestro di oltre 50.000 piatti in plastica “tossici” e “prodotti da un’azienda del Beneventano che li realizzava con sostanze coloranti non conformi alla legge e altamente nocive per le persone”, precisa di essere totalmente estranea all’accaduto e che tale sequestro non riguarda prodotti realizzati dall’Azienda “TIM”, che ha sempre operato nel rispetto della normativa di settore realizzando prodotti conformi ai migliori standard della scienza e della tecnica.
La precisazione è necessaria per tutelare l’immagine e l’affidamento commerciale della TIM S.r.l., poiché il generico riferimento contenuto nei vari articoli ad “un’azienda del Beneventano” è suscettibile di ingenerare confusione nel pubblico dei consumatori potendo far insorgere l’erroneo ed infondato convincimento che i piatti asseritamente “tossici” oggetto di sequestro possano essere a marchio “TIM”.