Il 15 maggio 1982 è deceduto a seguito di un tragico incidente sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, tra Battipaglia e Pontecagnano, l’assessore regionale all’Industria e all’Artigianato Gerardo Ritorto. Per ricordarne la figura e l’impegno, a distanza di 40 anni dalla sua scomparsa, l’Amministrazione comunale di Polla ha organizzato una manifestazione aperta al pubblico che si terrà il 21 maggio alle 18:00 nell’Auditorium della Scuola Media.
Il programma prevede i saluti istituzionali del sindaco di Polla Massimo Loviso e del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Francesco Cavallone e gli interventi dell’imprenditore Vittorio Paravia e degli onorevoli Enzo Mattina, sindacalista ed eurodeputato, e Francesco Tempestini, deputato e Sottosegretario di Stato. Per l’occasione sarà distribuito un opuscolo edito dal Comune di Polla.
Gerardo Ritorto nacque a Polla il 12 dicembre del 1937. Dopo aver conseguito a Napoli il diploma di Perito Industriale è tornato nel Vallo di Diano per insegnare presso l’Istituto Tecnico Industriale di Sala Consilina. Contemporaneamente è entrato, giovanissimo, nel mondo del lavoro avviando numerose attività commerciali e industriali.
Nel 1964 ha iniziato la carriera politica dando vita ad una lista civica che gli ha consentito di entrare in Consiglio comunale a 26 anni. Da allora una continua ascesa: segretario amministrativo del neonato Partito Socialista Unificato (PSU) nel 1968-69, componente del Consiglio Nazionale dei Giovani Industriali, ha collaborato al progetto sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’azienda; nel campo dello sport ha partecipato a diverse attività e iniziative sportive (per diversi anni è stato presidente della Pollese, poi del Vallo di Diano, infine Vicecommissario della Salernitana Calcio); nel campo dell’editoria la sua presenza è stata particolarmente incisiva in quanto fondatore del periodico “Il Vallo”, diventato in seguito “Corriere del Salernitano”. Convinto assertore della validità dell’informazione locale al servizio delle zone interne, è stato il promotore della prima emittente libera del Vallo di Diano, Televallo, che è stata voluta principalmente da lui. La successiva nascita di altre emittenti era considerata da Ritorto un fatto importante per la crescita culturale del comprensorio. Con “Il Vallo” è iniziato il dibattito sul Progetto “Città Vallo”, una città “senza centro e senza periferia” con Vincenzo Curcio, Pasquale Petrizzo, Luigi Pica, Enzo Vacca ed il senatore Enrico Quaranta. Nel progetto, frutto di una cultura residente, sono stati coinvolti docenti universitari del calibro di Paolo Portoghesi, Uberto Siola e Gian Candido De Martin.
Ritorto è stato poi Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Genitori e Scuola (ANGES) ed eletto consigliere del 61° Distretto Scolastico della Campania; fondatore del Centro Studi “Rocco Scotellaro” per lo sviluppo delle zone interne, ha promosso un progetto consortile tra l’Università di Salerno e gli Enti Locali per un diverso rapporto Università e territorio; nel 1980 è stato eletto consigliere regionale del PSI con 22.000 preferenze. Nominato capogruppo socialista alla Regione aveva dato al ruolo un impulso prima impensabile; nel 1981 è diventato Presidente del Centro Sportivo Meridionale del Vallo di Diano; nel novembre dello stesso anno è stato nominato assessore all’Industria e Artigianato nella Giunta guidata dal democristiano Emio De Feo. In pochi mesi è riuscito ad organizzare a Napoli, nel Maschio Angioino, la Conferenza sulle partecipazioni statali con la presenza del ministro Gianni De Michelis, una manifestazione attesa in Campania da oltre dieci anni e mai realizzata in precedenza. L’ultimo incarico lo ha ricevuto poche settimane prima della scomparsa: componente della Commissione Economica del PSI con Rino Formica, Gianni De Michelis, Francesco Forte, Giorgio Ruffolo ed altri nomi di primo piano del firmamento politico ed economico. Una carriera politica rapida e brillante stroncata da un tragico incidente.
All’indomani della scomparsa Vincenzo Curcio, assessore comunale e suo amico, lo ricordava così: “Gerardo Ritorto lascia un’eredità di affetti e di idee che sono e saranno patrimonio di tutti coloro che vivono e lottano non per meschini egoismi ma per ideali di civiltà e di progresso sociale. I Greci per ricordare i loro eroi esclamano: ‘vive’. Per noi concittadini del Vallo di Diano Gerardo Ritorto vive e vivrà nella testimonianza perenne delle sue opere, nel ricordo di tutti coloro che lo conobbero e lo amarono. Gerardo Ritorto vive!”.
Nell’opuscolo che sarà distribuito durante la manifestazione il sindaco Massimo Loviso ha scritto: “La differenza generazionale non mi ha concesso di conoscerlo personalmente ma nel corso negli anni vissuti come amministratore ho potuto rendermi conto del suo impegno ed apprezzare la sua dedizione al territorio, la sua passione per la politica e per le altre attività in cui era impegnato. Ancora oggi ritrovo negli atti, nelle delibere comunali il suo nome e la sua firma su progetti di allora validi ancora oggi al punto che gli amministratori che si sono susseguiti alla guida del Comune hanno percorso con fiducia la strada da lui tracciata”.