Si è tenuto ieri, presso l’Aula Magna delle scuole elementari di Sala Consilina in Via Matteotti, un convegno in ricordo dei quarant’anni dall’omicidio di Aldo Moro.
L’incontro è stato introdotto dall’avvocato Angelo Paladino, Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e dall’avvocato Gherardo Cappelli, Presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Lagonegro. Sono intervenuti, tra gli altri, il Senatore Michele Pinto, Presidente della Commissione Giustizia Senato, il Capitano Davide Acquaviva, Comandante dei Carabinieri di Sala Consilina, Vittorio Russo, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lagonegro e il Vice Questore della Polizia Stradale Francesco Minniti.
Ancora oggi l’omicidio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse rimane uno degli episodi più tragici del terrorismo, ai danni di un uomo che aveva sempre combattuto contro la corruzione e che mostrò una profonda sensibilità per i diritti delle persone e per il diritto alla meritocrazia.
“Ho interrogato un tempo Peci, membro delle Brigate Rosse, che definì l‘omicidio di Moro uno degli sbagli più grandi che avesse mai fatto l’organizzazione brigatista” ha ricordato il Procuratore Russo durante il suo intervento.
Dopo Moro, la lotta contro il terrorismo risulta ancora oggi particolarmente attuale.
“La libertà non è mai una conquista definitiva, è sempre in pericolo – ha sottolineato Michele Pinto – contro cui ancora oggi lottano l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato””.
“L’ Italia non è fortunata a non aver avuto attentati, in realtà ne ha prevenuti molti ” le parole del Capitano Acquaviva, che ha ribaditoil grande impegno delle Forze dell’Ordine contro gli attentati terroristici.
Il convegno si è poi concluso con il conferimento delle targhe all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia di Stato, in ricordo dei Carabinieri e degli Agenti di Polizia caduti con Aldo Moro nel 1978.
– Justine Biancamano –