Stamattina nel cortile interno della caserma “V. Giudice”, sede del Comando Provinciale, la Guardia di Finanza di Salerno ha celebrato il 249° anniversario della fondazione del Corpo.
Alla cerimonia hanno preso parte le più alte cariche istituzionali della provincia, tra cui il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, il Procuratore Generale della Corte d’Appello, Leonida Primicerio, e l’Arcivescovo Metropolita, S.E. Mons. Andrea Bellandi.
Durante la cerimonia è stato stilato un rendiconto delle attività messe in campo contro la criminalità a tutela di cittadini ed imprese. Nel 2022 e nei primi 5 mesi del 2023, l’azione di servizio della Guardia di Finanza si è svolta tenendo conto dell’esigenza di rafforzare ulteriormente il ruolo centrale del Corpo quale forza di Polizia economico-finanziaria, al fine di garantire la corretta attuazione delle iniziative messe in campo per il rilancio dell’economia del Paese, scongiurando nel contempo gli indebiti utilizzi delle risorse.
In particolare, fondamentale è il contributo che la Guardia di Finanza vuole rendere per assicurare un concreto ed effettivo presidio di legalità per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), assicurando un’organica repressione in grado di far emergere, attraverso la tipica “trasversalità” dell’azione di servizio nei tre obiettivi strategici, le interconnessioni tra i fenomeni criminali.
Nello stesso tempo, il Corpo non ha mancato di fornire il proprio contributo nei tradizionali comparti di interesse istituzionale ed al generale contrasto dei traffici illeciti di ogni natura. In totale sono oltre 16.000 gli interventi effettuati, un impegno dunque “a tutto campo” innanzitutto e soprattutto a tutela di cittadini ed imprese.
La lotta all’evasione fiscale nella provincia di Salerno si è tradotta nell’esecuzione di 1.120 interventi, tra verifiche e controlli fiscali a professionisti ed imprese, con il recupero a tassazione di una maggiore base imponibile di circa 490 milioni di euro. Sono stati individuati 151 evasori cosiddetti “totali”, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (diversi dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), sono stati verbalizzati 160 datori di lavoro per l’impiego di 327 lavoratori “in nero” o comunque irregolari. Le imposte evase sono state quantificate in quasi 400 milioni di euro. 349 sono state le indagini delegate dalla Magistratura nell’ambito dei reati fiscali, che hanno portato alla denuncia di 400 persone (di cui 16 arrestate) per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,5 miliardi di euro, nonché per l’omessa presentazione delle dichiarazioni. Il valore dei beni sequestrati, quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, è di oltre 51 milioni di euro, mentre le proposte ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria raggiungono un valore complessivo di oltre 350 milioni.
Sono state avanzate 37 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. I 132 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare oltre 40 tonnellate di prodotti energetici e di accertare oltre 50mila tonnellate consumate in frode. Le mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali hanno avuto un’incidenza di circa il 35% sul totale di quasi 3.500 controlli eseguiti. Nell’ambito della Polizia doganale sono 1.837 i controlli effettuati. Parimenti intenso è l’impegno nel contrasto del contrabbando: sono stati eseguiti 389 interventi che hanno portato al sequestro di oltre 8 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e all’arresto di 8 persone. Nell’ambito dei controlli contro il gioco illegale sono stati sequestrati 9 punti clandestini di raccolta scommesse, verbalizzate 286 persone e sequestrati 42 apparecchi e congegni da intrattenimento.
Particolare attenzione è stata rivolta dal Corpo all’indebita percezione di contributi nazionali o dell’Unione Europea, erogati per il sostegno dell’economia e dello sviluppo del Paese, con l’intento di evitare sviamenti o appropriazioni indebite. La strategia della Guardia di Finanza è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse del PNRR che progressivamente saranno messe in campo e che avranno un significativo impatto proprio nell’anno in corso. Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione Europea ammontano a quasi 10 milioni mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 15 milioni, con 562 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Prosegue ancora il monitoraggio di tutte le risorse pubbliche impiegate per attenuare le conseguenze negative del lungo periodo dell’emergenza epidemiologica. Dagli approfondimenti svolti, su un totale di oltre 170 controlli dall’inizio del 2022, sono emerse situazioni di irregolarità quasi nel 26% dei casi, con una frode accertata di oltre 11 milioni e 300mila euro, in relazione alla quale sono state denunciate circa 100 persone.
Ancora, sono stati intensificati i controlli in materia di “reddito di cittadinanza”. La Guardia di Finanza ha sviluppato uno specifico dispositivo volto ad intercettare i casi di illecita apprensione del beneficio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 292 persone, quantificando in oltre 3,5 milioni di euro i contributi indebitamente percepiti o richiesti.
L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la Polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. Per i reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, sono state invece denunciate in tutto 74 persone (di cui 6 in stato di arresto). In tale comparto, sono state denunciate, complessivamente, 717 persone di cui 8 tratte in arresto.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 200 interventi, che hanno portato alla denuncia di 91 persone, di cui 7 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di 90 milioni di euro. Nel complessivo sistema di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, i reparti del Corpo hanno inoltre proceduto all’approfondimento di ben 664 segnalazioni di operazioni sospette, appositamente delegate dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria. Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, l’attività investigativa ha portato allo sviluppo di accertamenti patrimoniali nei confronti di 444 soggetti (341 persone fisiche e 103 persone giuridiche). Sono stati così eseguiti provvedimenti di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 3,6 milioni di euro, avanzando proposte per ulteriori 18 milioni di euro.
Sono state effettuate confische per un valore di 10 milioni di euro. Sono stati inoltre eseguiti 1.384 accertamenti su richiesta del Prefetto, la maggior parte dei quali funzionali al rilascio della documentazione “antimafia”. A quasi 8 milioni di euro ammontano, invece, i sequestri per reati fallimentari eseguiti nel corso di 24 interventi, all’esito dei quali sono state denunciate 30 persone, di cui 3 arrestate. Ulteriori controlli sono stati svolti anche in tema di usura, in ordine alla quale sono state segnalate 5 persone, di cui una arrestata.
Non meno importanti le attività del Corpo a tutela dei consumatori, rivolte al contrasto dei fenomeni della contraffazione di marchi registrati, dell’inosservanza della normativa sul diritto d’autore, dell’irregolare indicazione dell’origine e della qualità delle merci importate, delle false attestazioni circa la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti. In tali ambiti i controlli effettuati sono stati 462 ed hanno portato alla segnalazione di 175 persone, con oltre 2,8 milioni di articoli sequestrati.
Sequestrate poi oltre 600 tonnellate di pellet non a norma su tutto il territorio provinciale, così come gli interventi eseguiti in occasione del Carnevale, che hanno portato al sequestro di circa 22.000 articoli di vario genere. Nel periodo tema d’indagine, i dipendenti reparti del Corpo hanno sequestrato circa 800 chilogrammi di droga (di questi, oltre 700 di cocaina), con la verbalizzazione di 381 persone, 316 delle quali sono state segnalate al Prefetto, mentre le restanti 65 sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria (20 quelle arrestate). Le deleghe sviluppate dell’Autorità Giudiziaria sono state oltre 4.000.
Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio a riscontro delle segnalazioni del cittadino. Sono state impegnate in tale ambito 9.081 pattuglie, con 32.449 veicoli ispezionati e 38.339 persone identificate.
L’impegno concorsuale del Corpo per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato pure in manifestazioni pubbliche ed eventi di rilievo, mediante l’impiego dei militari specializzati, cosiddetti “baschi verdi”, con l’impiego di 2.600 militari.