Questa mattina nella caserma “Pezzuto – Arena”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, si è svolta la cerimonia per la celebrazione del 205° annuale della fondazione dell’Arma. Per l’occasione è stato schierato un reparto di formazione in armi, composto da Comandanti di Compagnia, Comandanti di Stazione e militari del Comando Provinciale, nonché una rappresentanza delle specialità dell’Arma, con la cornice di alcuni mezzi in dotazione ai diversi reparti.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Salerno è presente sul territorio con un Reparto Territoriale (Nocera Inferiore), 9 Compagnie (Salerno, Amalfi, Mercato San Severino, Battipaglia, Eboli, Agropoli, Sala Consilina, Sapri e Vallo della Lucania), 3 Tenenze (Cava de’ Tirreni, Pagani e Scafati) e 92 Stazioni. Sono circa 1600 uomini che operano in sinergia con le specialità dell’Arma in provincia: la Sezione Anticrimine, il Nucleo Operativo Ecologico, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, il Reparto Tutela Agroalimentare, il Nucleo Ispettorato Lavoro, il Nucleo Elicotteri, il Nucleo Cinofili e i Carabinieri Forestali. Questi ultimi sono presenti sul territorio con il Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, il Coordinamento Territoriale Carabinieri per l’Ambiente di Vallo della Lucania, 35 Stazioni Carabinieri Forestale e un Nucleo Carabinieri Cites.
Il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Antonino Neosi, ha posto in evidenza l’impegno quotidiano che i Carabinieri offrono al servizio della collettività, come punto di riferimento per il cittadino e nel contrasto alle varie forme di criminalità. Gli oltre 200 anni di storia hanno contribuito a rendere l’Arma un’Istituzione moderna ed efficiente, basata su un modello i cui punti di forza sono la capillarità sul territorio e lo stretto legame con la popolazione.
Neosi ha evidenziato l’impegno profuso sul versante della prevenzione con una capillare attività di vigilanza svolta nei 158 Comuni della provincia. In piena sintonia con l’Autorità Giudiziaria è stata condotta una incisiva azione di contrasto della criminalità comune e organizzata mediante mirate attività investigative, riuscendo a fornire anche risposte rapide ed efficaci in occasione di efferati eventi criminosi di particolare allarme sociale.
Grazie ad una approfondita analisi investigativa sono state individuate tre distinte associazioni per delinquere operanti in Campania e in altri comuni italiani, accertando complessivamente circa 150 episodi di truffa ai danni di anziani, la maggior parte dei quali consumati in provincia di Salerno. Anche con riferimento alle varie forme di violenza di genere i reparti del Comando Provinciale hanno profuso il massimo sforzo riuscendo ad assicurare alla giustizia gli autori di efferati delitti avvenuti, quasi sempre, tra le mura domestiche.
Nella lotta alla criminalità organizzata è stata condotta una manovra investigativa incentrata soprattutto sulle aree più sensibili della provincia, tra cui la Piana del Sele e il Capoluogo salernitano, dove sono stati individuati e disarticolati sodalizi criminali dediti principalmente alle estorsioni, all’usura e al traffico di stupefacenti. Con riferimento a quest’ultimo fenomeno, nel tempo si è consolidata un’azione di contrasto basata sulla sinergia tra l’attività preventiva e il lavoro investigativo, che ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di droga e ha consentito di colpire sia la fitta rete di spaccio, sia la sovrastruttura che gestisce il traffico di stupefacenti, facendo emergere vere e proprie alleanze criminali strette da alcuni sodalizi.
A marzo è stata conclusa un’attività investigativa che ha portato all’esecuzione di decine di misure cautelari nei confronti di italiani e stranieri, parte di un sodalizio criminoso operante nella provincia salernitana, dedito al favoreggiamento e allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine ha permesso di fare luce sul fenomeno del caporalato localizzato in particolare nella Piana del Sele.
L’attività dell’Arma ha visto anche un costante impegno nel settore giovanile attraverso gli incontri con i ragazzi negli istituti scolastici. Tanti sono stati gli argomenti trattati, dai rischi connessi con l’uso del web al bullismo e al cyber-bullismo, dall’abuso di sostanze alcooliche all’uso di sostanze stupefacenti, dallo stalking alla violenza di genere.
Un commosso ricordo è stato rivolto a tutti i Carabinieri caduti in servizio, esempio per continuare nell’adempimento del servizio con rinnovato vigore e costante abnegazione. Un particolare pensiero è stato rivolto anche all’Associazione Nazionale Carabinieri che costituisce una memoria storica dei valori e delle attitudini che l’Arma esprime nell’assolvere i suoi compiti quotidiani.
– Chiara Di Miele –