A quasi trent’anni dal celebre film “Rain Man”, che fece conoscere la sindrome dello spettro autistico, l’attenzione per questo disturbo è sempre più forte poiché i casi aumentano di anno in anno.
Essa colpisce 4 bambini su 1000 nati in Italia e circa 500.000 famiglie si trovano a dover gestire un caso di autismo, ad avere bisogno di centri di assistenza e di supporto, di terapie e strutture specializzate. L’autismo non è una malattia che con una cura si può guarire, è una sindrome che scaturisce da una combinazione tra predisposizione genetica e cause esterne. Si tratta di un disturbo neuro-psichiatrico che comporta difficoltà nell’integrazione socio-relazionale e nella comunicazione.
Ogni individuo colpito da autismo è unico ed irripetibile, ed infinite combinazioni di questa sindrome la rendono tra le più complesse da trattare.
Dal 2008 l’ONU ha istituito la Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo. Il 2 aprile importanti monumenti nel mondo, come ad esempio il World Trade Center a New York, saranno illuminati di blu, colore simbolo di questo evento.
Lo scopo è di potenziare l’informazione, diffondere la formazione, raccogliere solidarietà e sostegno a favore di chi ne soffre e delle famiglie. L’Italia vanta una legislazione avanzata in materia e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, anche attraverso l’operato delle istituzioni scolastiche, tutela i diritti delle studentesse e degli studenti con autismo.
La settimana dal 27 al 31 marzo è dedicata alla sensibilizzazione su questo disturbo per creare maggiori sinergie tra gli enti, le associazioni scientifiche, e le associazioni di persone con questo disturbo e i loro familiari.
– Gelsomina Langella –