“Un primo concreto sostegno ai nostri titolari di aziende zootecniche che stanno subendo pesantemente le conseguenze della crisi internazionale determinata dalla guerra in Ucraina e dagli aumenti dei costi energetici e delle materie prime”. E’ il commento dell’assessore regionale alle Politiche agricole, Forestali ed Alimentari della Basilicata, Francesco Cupparo, al decreto di “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, firmato dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.
L’importo complessivo è di circa 144 milioni di euro, di cui circa 48 milioni di fondi comunitari stanziati in applicazione del Regolamento Delegato (UE) che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori dei settori agricoli più colpiti dalla crisi, a cui si aggiunge un cofinanziamento nazionale pari a circa 96 milioni di euro. L’erogazione delle risorse ai beneficiari sarà effettuata entro il 30 settembre.
Gli aiuti, nello specifico, sono destinati al settore dei suini e dei bovini fino a otto mesi, dei bovini di razze autoctone, dell’ovino-caprino, del pollame e delle produzioni avicole e la trasformazione con un contributo a capo su richiesta da presentare all’Agea.
“In Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni – sottolinea Cupparo – abbiamo condiviso il sistema adottato di inglobare l’aiuto comunitario nei pagamenti accoppiati 2021 del settore zootecnico, attualmente in corso di liquidazione da parte di Agea per velocizzare i tempi di erogazione dei contributi. Significativo è inoltre l’intervento in tema di benessere animale con l’obiettivo di favorire un recupero di competitività della fase allevatoriale, migliorare la sostenibilità dei processi produttivi e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Viene stabilito il procedimento per la definizione dei requisiti di salute e benessere animale, superiori a quelli delle pertinenti norme europee e nazionali, volti a qualificare la gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare. L’adesione al sistema è volontaria e vi accedono tutti gli operatori che si impegnano ad applicare la relativa disciplina e si sottopongono ai controlli previsti. Sono questi aspetti che abbiamo affrontato nell’ultima riunione del Tavolo Verde e che richiedono approfondimenti e valutazioni ulteriori sempre in attesa del provvedimento più complessivo che emanerà la Commissione Europea in termini di aiuti all’agricoltura particolarmente atteso dai nostri agricoltori in difficoltà a fronteggiare la crisi”.